L’iniziativa urbanistica scaturita dalla riconversione dell’ex sedime ferroviario dismesso, ha generato una serie di valutazioni urbane sull’uso delle aree “tagliate” dalla ex ferrovia o ad essa limitrofe.
L’occasione del riuso del nastro ferroviario, ad oggi interamente riconvertito in pista ciclo-pedonale, ha fatto sì che spazi prima isolati o parzialmente inutilizzabili siano diventati parti integranti del tessuto urbano.
Il presente studio, partendo da questi spunti, ha analizzato nella sua interezza il waterfront della città, ipotizzando una serie di possibilità di riconversione e/o miglioramento urbano dello stesso in sinergia con la significativa presenza della pista, non limitando però la visione urbanistica al solo nastro ciclabile, ma allargandola all’interno del nucleo urbano ed ai rapporti con esso possibili.